Quanto costa un Safari in Tanzania?

Quanto costa un safari in Tanzania?

Ti racconto la mia esperienza.

TANZANIA, DOVE LA VITA SCORRE LENTAMENTE MA E’ RICCA DI GUSTO.

Nel mondo moderno occidentale, la prerogativa è la velocità: tutto è speed. Vogliamo risposte, servizi e beni di consumo che siano subito disponibili. Travolti dai nostri ritmi frenetici, da tempo abbiamo perso la capacità di aspettare. Per gli acquisti ci affidiamo alle consegne on line, per alimentarci gustiamo cibi preparati da altri che arrivano sulla soglia di casa con un click. E, nel frattempo, quasi senza rendercene conto, ci perdiamo attimi di vita ed emozioni.

Questo atteggiamento non ha nulla a che vedere con l’Africa,
  un continente dove il tempo si misura in istanti indimenticabili, contraddistinti da una piacevole costante: la lentezza.

Per staccare la spina niente di meglio quindi che dirigersi in Tanzania, dove tutto
  è “pole pole”, che in swahili significa “piano piano”. Un altro termine che vi sentirete ripetere spesso dalla popolazione locale è “hakuna matata”, che equivale a dire “senza pensieri”. Ci si deve abituare a questo approccio esistenziale decisamente slow, che in fase iniziale viene difficile da attuare. Ma, gradualmente, si scoprirà che un altro stile di vita è possibile e che, rallentando il ritmo, il nostro corpo e la psiche ne beneficeranno oltremodo.

Un'emozione da non perdere.

Negli immensi scenari naturalistici della Tanzania è  possibile  intraprendere safari fotografici affidandosi a guide esperte che ti consentiranno di scattare immagini agli animali che li popolano. Io ho approfondito la conoscenza dell’area settentrionale: ho visitato il Ngorongoro e il parco del Serengeti, il Tarangire e il Manyara, ma anche gli altri punti cardinali del territorio offrono entusiasmanti proposte. A sud troverete la riserva di caccia del Selous e il parco nazionale di Mikumi, a ovest il parco nazionale di Gombe.

Anche gli animali che popolano questi ambienti sembrano aver capito che in Africa il mondo gira loro intorno ad un ritmo più  lento che altrove: oltre che vederli impegnati nella caccia, durante il safari avrete modo di osservarli e immortalarli pigramente allungati al sole. Verrai condotto in tutta sicurezza a bordo di jeep con guide parlanti italiano ad ammirare i big five, ovvero elefanti, leoni, leopardi, bufali e, se sarai fortunato, anche i rinoceronti, più difficili da scorgere.

Completeranno la fauna locale i numerosi gnu, giraffe, gazzelle, impala, dik-dik, babbuini, varie tipologie di uccelli e anche qualche serpente che potrebbe attraversarti il passaggio.

La cucina locale.

In Tanzania la cucina locale è ricca di spezie, che vengono generosamente dispensate nelle varie portate: carni, pesce, ma anche contorni e primi piatti, come testimoniano le patate con la curcuma ed il riso cotto nel latte di cocco. Ho assaggiato la birra di banana, insolita bevanda dal gusto leggermente acidulato, ma posso confermarvi che ovunque mi è stato servito cibo di qualità ricco di sapore.

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I fattori che incidono sul prezzo.

Il prezzo di un safari sembrava anche a me molto alto, ma ci sono alcuni fattori che incidono sul costo:

1) PERIODO DELL’ANNO
Come per tutte le mete turistiche, anche in Tanzania il prezzo varia in base alla stagionalità. Io sono andata sia nel mese di dicembre che nel mese di agosto. A dicembre è più caldo e umido, per loro è piena estate. Ad agosto il clima è più mite e alla sera è consigliato avere una maglia a maniche lunghe. Il fattore che determina l’alta stagione è sicuramente il clima ma anche le festività italiane, i ponti e i mesi estivi.

Sappi che:
– la stagione delle piogge in Tanzania va da marzo a giugno, oltre che a novembre. Sconsiglio dunque di visitarla in questi periodi;
– l’estate in Tanzania va da dicembre a fine febbraio;
– l’inverno in Tanzania (dalle temperature comunque miti) va da luglio ad agosto.

2) TIPOLOGIA DI ALLOGGIO
Io ho dormito in un campo tendato SUPERIOR (vedi tabella sotto) nel cuore del Parco del Serengeti, in cui ci sono gli animali in libertà. Altre notti ho dormito nei lodge immersi nel verde delle foreste equatoriali. Sappi che anche la tipologia di sistemazione incide molto sul prezzo: i lodge e i campi tendati possono essere di 3, 4 o 5 stelle con caratteristiche diverse tra loro. Anche il fatto che si trovino o meno all’interno o all’esterno del parco nazionale che si vuole visitare è un fattore determinante per il budget.

3) TRATTAMENTO
Nel momento in cui ho prenotato il safari erano già inclusi colazione, pranzo e cena. Sappi che il trattamento varia a seconda della tipologia di alloggio che sceglierai: io ho optato per una pensione completa per un fattore di comodità, è infatti la scelta più comune per un safari (anche perché è raro incontrare un bar/chiosco!). Oltre ai pasti, nel trattamento era compresa la Jeep con la guida italiana.

4) NUMERO DI PERSONE
Nel mese di dicembre sono partita da sola programmando già dall’Italia il viaggio. Giunta in Tanzania mi è venuta a prendere la guida che mi ha accompagnata per tutto il tour (ovviamente la sera ero libera). Nel mese di agosto, invece, sono partita con il mio ragazzo e come a dicembre siamo stati in compagnia della guida. Ovviamente il prezzo era leggermente più alto quando sono partita da sola poiché il numero di persone incide sul prezzo.

5) I PARCHI
Nel mese di dicembre ho visitato solo il parco
Tarangire avendo a disposizione pochi giorni dato che mi sono concentrata sulla visita della città di Arusha e a fare un’escursione a Mto Wa Mbu. Invece nel mese di agosto, con il mio ragazzo, abbiamo fatto un vero e proprio giro dei safari. Partendo dalla città di Arusha ci siamo diretti al parco di Manyara. Nei giorni successivi abbiamo visitato il parco Serengeti in cui abbiamo pernottato 2 notti e infine ci siamo diretti verso l’area di conservazione del Ngorongoro. Ovviamente più giorni si hanno a disposizione, più parchi si riescono a visitare. Avessimo avuto più tempo avremmo sicuramente aggiunto più tappe!

I prezzi di un safari in Tanzania.

Di seguito ti riporto una tabella indicativa riferita a un Safari base per 2 persone adulte in Jeep ad uso privato, che comprende:

  • Jeep 4×4 in esclusiva;
  • guide esperte che parlano italiano e inglese (ma anche altre lingue su richiesta);
  • pensione completa;
  • ingressi ai parchi incluse le tasse governative;
  • acqua e bibite a bordo della Jeep durante il safari.

Cosa aspetti a partire?

Vorresti vivere l’esperienza di un safari in Tanzania? Contattami e ti aiuterò a organizzare il tuo safari in tutta sicurezza, appoggiandomi alla professionalità di tour operator locali che lavorano da anni nel settore.

Alcune immagini dal mio ultimo safari.

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I miei consigli

Salute

1) Profilassi antimalarica

La Tanzania purtroppo rientra nelle zone a rischio Malaria, per questo motivo è importante – prima della partenza – assumere appositi farmaci o fare un ciclo di vaccinazione antimalarica.

2) Fermenti lattici

A scopo preventivo, prima della partenza, fareste bene a prevedere l’assunzione di un ciclo di fermenti lattici, per predisporre il vostro sistema digerente al viaggio.

Portafoglio

All’arrivo con volo di linea vi sarà chiesto di corrispondere un visto dal costo di 50 dollari. Questo visto raddoppia in caso di volo charter, poiché viene richiesto anche in uscita, quindi con un po’ di attenzione potreste evitare questa doppia tassazione.

SCRITTO IN COLLABORAZIONE CON

Norma Raimondo

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Martina Travel Climb nasce per far viaggiare le persone in un nuovo modo: il mio. Le parole chiave di ogni viaggio ed evento che organizzo sono: avventura e sicurezza.

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